venerdì 26 febbraio 2010

DIAMOCI ALL'EPICA


Un bozzetto per la lezione di stasera. E' assai improbabile che io riesca a tirarne fuori un'illustrazione ad acrilico, dunque la posto così com'è.

domenica 21 febbraio 2010

MAREE



Oggi mi sono resa conto di avere un'intera cartella di pin up tristi. Questa senz'altro le batte tutte.

Ispirata a Bloodflowers (si, sempre i Cure), su cui avevo già scritto un mezzo delirio mesi e mesi fa.
Era un po' che non la ascoltavo, in realtà. E sono sempre più convinta che sia una canzone immensa. In ogni verso, in ogni parola. Ma senza retorica, senza enfasi drammatica. Solo due voci contrapposte per cantare il contrasto tra la nostra aspirazione all'infinito e la realtà materiale. Fiori ideali che non appassiscono mai, fiori di sangue che muoiono sempre. Maree che cambiano continuamente.
In realtà, stavolta pensavo più alle maree che ai fiori.

giovedì 18 febbraio 2010

BOYS DON'T CRY


Ai miei tempi c'erano ancora le mezze stagioni, e la gente che si vestiva dark era degna di stima. Adesso tutto ciò che Padre Smith & company hanno creato è stato ereditato da una nuova, agghiacciante generazione di emo, lolite e punkettine, i quali pensano che i capelli cotonati siano stati lanciati da Dragonball.

La fanciulla del disegno ha però la fortuna di vivere ancora in tempi non sospetti, e di poter incontrare nei locali alternativi di Londra un Robert Smith ancora in splendida forma.

Ovviamente la invidio.

Niente e nessuno riuscirà a togliermi dalla testa che mi sono persa il meglio della storia.

martedì 9 febbraio 2010

UMANA, TROPPO UMANA

Non devo usare la matita come un aratro.


Non devo usare la matita come un aratro.


Non devo usare la matita come un aratro.


Non devo usare la matita come un aratro.


Non devo usare la matita come un aratro.




Insomma, mi esercito a tirar fuori un segno perlomeno decifrabile. Ecco il risultato...un essere che non ha alcuna parentela con le pupazzotte che disegno in genere...non so nemmeno io come è venuta fuori, ma il motto di questo blog è "tutto fa brodo", perciò il la posto.


Così pensate addirittura che sto studiando. Ah ah!




sabato 6 febbraio 2010

GOCCIA


Specchio di pioggia e asfalto

Ci naviga dentro il cielo

Grigio bianco

Acqua e cielo


Ma tu sei una goccia che non cade

E rimanda la mia guarigione

Come ultima frase da terminare


Piccole navi col motore spento

Aspettano un segno dal faro

Così lontano


Specchio di pioggia e asfalto

Oggi il mio viso è più leggero

Senza pianto

Solo acqua e cielo


Ma tu sei una goccia che non cade

E rimanda la mia guarigione

Come un rumore sospeso

Che non esplode


Ancora navi col motore spento

Aspettano un segno dal faro

Così lontano...



(Cristina Donà, Goccia)


Un disegnino da nulla per accompagnare questa piccola canzone...scoperta così per caso in mezzo ad altre cose...

In genere diffido dalla musica italiana, ma questa Goccia ha qualcosa di delicato e poetico...la poesia sommessa e un po' insignificante di un mattino di pioggia. Era da un po' che volevo dedicarle due righe...beh, eccole qua. Anche se sono poche per spiegare quella goccia che non cade...una cosa da nulla che racchiude una cosa immensa. Bella, bella, bella.