venerdì 7 agosto 2009

IO NON SONO QUI


Ovvero: basta. Per stasera preferisco dimenticare DOVE sono. Mi barrico nel mio studio, le finestre aperte per far entrare il fresco, internet a volontà, il librone del Maestro Cavazzano, matite e pantoni, la mia Pearl appena abbozzata sulla grande tela, l'isolamento acustico.Tivoli sta sette chilometri più in là, e lì rimanga. Maledetto posto.Il branco di rimorchioni bburini cerebrolesi di ieri è stato la goccia che fa traboccare il vaso: ecco l'incontro più emozionante che può capitarti di sera, dalle mie parti.
Nell'ordine, oggi sono stanca di:

1-TUTTO

2-TUTTO

3-TUTTO

Sono veramente una persona impossibile. Perchè non mi accontento mai di cose normali? Che vado cercando? Cosa mi manca così disperatamente? Sicuramente qualcosa che NON è qui. O se c'è, sono veramente cecata.
Di fatto, eccomi qua. Vestita di tutto punto, collana e ricci in forma, e me ne sto davanti al computer. Mha. Sarà solo un momento di sconforto che dura da dodici anni.

Però inizio a sospettare che, se non trovo l'uscita del labirinto, la mia vita sarà tutta un'eterna serata passata a sbraitare in casa, o a perder tempo con gente stupida in attività insensate.
Allegria.




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